Questo volume è il risultato di un lungo lavoro iniziato molti anni fa (1985-86) quando
negli Istituti Professionali ad indirizzo meccanico venne introdotto il corso OMU
(operatore alle macchine utensili) con il quale venivano rivoluzionate le discipline
tecniche.
Infatti oltre alle materie tecniche convenzionali (tecnologia meccanica e meccanica) si
introducevano nuove discipline in linea con quello che stava avvenendo nel settore
industriale.
La concezione di "fabbrica” come eravamo abituati tradizionalmente ad avere, si
trasformava grazie alle innovazioni tecnologiche essenzialmente dovute allo sviluppo
dell’elettronica e dell’informatica associate alla meccanica. Ciò veniva interpretato
come una nuova rivoluzione industriale che sinteticamente portava allo sviluppo delle
tipologie di realizzazione del processo produttivo che sinteticamente veniva denominato
"automazione”.
Le nuove discipline introdotte erano le tecniche circuitali pneumatiche ed idrauliche.
Sistemi elettropneumatici e controllori logici programmabili (PLC). L’insegnamento
del disegno veniva supportato dalla tecnica CAD, inoltre si cominciava ad introdurre i
concetti delle macchine a CNC.
Una vera rivoluzione anche per gli insegnanti che passavano da un corso
d’aggiornamento all’altro per adeguarsi in tempi rapidi alle nuove tecniche. Ricordo
quel periodo come uno dei più vivaci della intera carriera di insegnamento.
Le prime macchine a CNC (tipo didattico) acquistate dalla scuola con linguaggi di
programmazione elementari e molto diverse dalle macchine da produzione industriale,
consentivano comunque di programmare semplici lavorazioni che erano motivo di
grande soddisfazione per gli studenti.
Dopo alcuni anni vennero acquisite macchine CNC con programmazione ISO e quindi
maggiore elasticità di programmazione.
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