Taylor McQueen - Il mio cliché di Natale (2025)

Taylor McQueen - Il mio cliché di Natale (2025)

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Isadora Menezes voleva soltanto un lavoro. Ma sulla sua strada c’era un ascensore guasto… e dentro, un uomo dagli occhi azzurri, un accento irresistibile… e il proprietario dell’azienda dove lei sperava di essere assunta. Quello che Isadora non avrebbe mai potuto immaginare è che lo stesso incidente che le era costato il colloquio — e con esso l’ultima speranza —, poche ore dopo, avrebbe portato un miliardario alla sua porta con una proposta assurda: — Fingi di essere la mia fidanzata fino a Natale. In cambio, ti darò sicurezza. Un futuro. E il denaro per salvare la tua famiglia. Disperata, Isadora accetta. Ma Alessio D’Amico non è solo un miliardario dal sangue freddo: è l’erede dell’impero più potente d’Italia, circondato da nemici, obblighi e segreti. Avere al suo fianco la fidanzata perfetta è l’unico modo per conservare il trono. Il piano era semplice: due settimane. Un contratto. Nessun sentimento. Solo che non avevano previsto: tocchi che scatenano scintille, un desiderio che si trasforma in ossessione, e un Natale che diventa destino. Nella Villa D’Amico, Isadora deve imparare a indossare maschere, a incantare l’élite italiana e a sopravvivere alla matriarca che vuole distruggerla. E Alessio… deve sopravvivere all’unica donna capace di abbattere le sue difese e toccare la ferita che aveva giurato di non mostrare mai più. Quando il contratto termina, la farsa dovrebbe finire. Ma invece è solo l’inizio. Tra giochi di potere, desiderio proibito e una passione che cercano disperatamente di negare, Isadora scopre di portare in sé qualcosa che cambierà ogni cosa: una nuova vita. E un nuovo futuro. Ora Alessio dovrà affrontare la propria famiglia, il proprio impero e i propri errori per riconquistare la donna che ama — prima che il Natale che li ha uniti diventi anche quello che li separerà. Un contratto. Una fuga. Un aereo fermo sulla pista. Una proposta di matrimonio che ha scosso l’Italia. E un amore che dimostra che, a volte, il miglior cliché di Natale… è proprio quello che non avevi visto arrivare.