Era dai tempi delle prime traduzioni di Tanizaki e Mishima, che un autore giapponese non aveva in Italia un successo pari a quello che Banana Yoshimoto ha ottenuto con "Kitchen". Dei racconti di quella raccolta, "N.P." ripropone la viva e inquieta sensibilità di un'istanza narrante che sa cogliere nelle pieghe del reale e delle relazioni umane i momenti più fugaci ma intensi, dove felicità e melanconia si confondono fra loro divenendo spesso un'unica cosa. Da qui la rappresentazione di un mondo dove il reale sembra stemperarsi nel sogno, nel ricordo, nella finzione e dove le parole diventano colori.