Sessantaquattro caselle. Trentadue figure. E una possibilità combinatoria pressoché infinita. Nessuna partita di scacchi è uguale a un'altra. Ognuna è una sfida unica, giocata su quel quadrato magico che è la scacchiera: quasi un mondo fuori dal mondo. Paul Morphy è stato un autentico artista della scacchiera, forse il più grande. Nella sua brevissima parabola, sospesa sull'esile filo che separa la genialità dalla follia, ha incarnato alla perfezione l'essenza del "nobile gioco". Chi era in realtà Paul Morphy? Quali accadimenti spensero la fiamma del suo genio, inducendolo ad abbandonare per sempre gli scacchi all'apice della carriera, e a ritirarsi in una grigia esistenza di solitudine? Questo romanzo è il suo memoriale perduto. Forse favorito da una curiosa consonanza onomastica, Paolo Maurensig si è calato nel suo personaggio come in un rito della New Orleans più profonda e misteriosa. Il suo racconto ricostruisce fedelmente le partite, i successi, le incredibili esibizioni di Morphy, e al tempo stesso svela le pieghe più segrete della sua vita, fino al duello dei duelli, la sfida che nessuno ha mai potuto vedere.
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