Qual è il male peggiore? Un tradimento per amicizia o per sensualità? Questo è l'interrogativo posto da Michel, impresario teatrale protagonista di Duo, al quale un riflesso di luce viola ha svelato l'adulterio commesso dalla moglie Alice, "fiera dei suoi trentasette anni giovanissimi e indolenti". Pubblicato nel 1934 da una Colette sessantunenne, Duo è un testo ambiguo fin dal titolo, che rinvia non tanto a una fusione di voci, quanto ad una irrimediabile stonatura, insita non solo nelle relazioni tra i personaggi, ma anche in ogni essere rispetto a se stesso. Scritto nel 1934 approfondisce quanto Colette scriveva già nel 1913 sulla natura dell'amore: "L'amore è quest'urto doloroso che ricomincia sempre, contro una parete che non si può spezzare".
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