Robert Sheckley, talento precoce e prolifico è diventato celebre per gli innumerevoli racconti sarcastici intrisi di umorismo nero che irridevano ai valori costituiti dell'ordinary man americano. Quasi sempre, le storie vertono su una trovata, un punto di vista inatteso che ne capovolge il significato. In effetti è il racconto breve la narrazione in cui Sheckley riusciva meglio. Ed è forse per questo che affrontò il romanzo molto più tardi. Il viaggio di Jones (Journey beyond Tomorrow) del 1963 è il suo esito migliore in questo campo e riassume le migliori caratteristiche dei racconti nel satireggiare gli Usa di Kennedy e le loro ossessioni. Joenes osserva il mondo con occhi candidi, ma mai ingenui, conservando sempre un sano scetticismo. Troverà rifugio nelle isole del Pacifico e ciò lo salverà dalla catastrofe atomica. Arriverà a fondare una nuova civiltà assumendo col tempo proporzioni leggendarie (la storia è narrata dal punto di vista di un cantastorie che riporta fatti di mille anni prima, arricchendole di citazioni pseudo mitologiche).
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