Claudio Chillemi - Il guardiano di notte (2012)
Epub
Stanotte ho lavorato fino a tardi, la pioggia batteva incessantemente sui vetri opachi della fabbrica. Ho passeggiato lentamente come usavo fare di solito quando iniziavo il mio turno di guardia. Non avevo alcun compagno, tranne il rumore delle mie scarpe che risuonava in quel grande capannone vuoto. Le immense macchine, che il giorno rumoreggiavano roboanti, durante la notte erano come giganti dormienti, bloccate nel movimento in strane forme, chi all'inizio di un percorso, chi alla fine, come se l'ignota mano che le aveva spente avesse fermato anche il tempo. Le conoscevo molto bene, e ad ognuna avevo dato un nome. Vi era Eleonora, la bella imbottigliatrice; Giovanna, la pesante inscatolatrice; e Lara (sì, come quella del film) la dolce piccola gru che esportava le grandi scatole di vino da tavola.
Avevo dato a quelle macchine il nome degli amori della mia vita: mia moglie, mia figli e il mio cane; e, come se non bastasse, ci parlavo pure, sereno e tranquillo che loro mi stessero ad ascoltare. ''Come va, cara, stanotte?'', chiesi ad Eleonora, accarezzandola e pulendola del suo grasso in eccesso. Aspettavo, aspettavo la risposta, che giungeva immancabilmente, attraverso un leggero scricchiolio, un lento raffreddarsi del metallo che strideva nel contorcersi. Allora, non mi sentivo più solo, mi vedevo a casa con le vecchie pantofole ormai spelacchiate, ma comode e confortanti e mi rilassavo, guardavo la televisione che, in quel buio immenso del capannone industriale, erano i lampi e i giochi di luce che la luna e le stelle sapevano fare.
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