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Durante l'ultima guerra fiorì in Svizzera una letteratura autoapologetica in cui si deplorava che gli altri paesi, e in particolare la Germania, non avessero seguito le orme della Confederazione. Il nucleo di legittimità ivi implicito - l'esistenza di un ceppo tedesco che non aveva sito il processo di involuzione storica della Germania mantenendo sempre una salda base di democrazia contadina -scompariva in un'astratta retorica del piccolo contrapposto al grosso, del pacifico contrapposto al bellicoso, del federale contrapposto al nazionale, del capitalismo patriarcale contrapposto a quello monopolistico. Eppure gli anni intercorsi sembrano, in prima istanza, aver dato ragione a tale apologetica. I tedeschi di Bonn non sono, a sentir loro, tanto miti, federali e industrializzati senza cessare di essere agresti, quanto gli svizzeri?