
Algernon Sweet, Duca di Ravenswood, ha un piano. Recarsi a Londra. Chiedere la mano della ricca vedova titolata che può risolvere tutti i suoi problemi finanziari. Semplice. O almeno lo sarebbe, se non fosse intrappolato in una locanda di campagna a causa di un'inondazione e non avesse incontrato un'amica d'infanzia che un tempo leggeva poesie al suo cane e lo interrogava su tutto lo scibile umano. Margaret Black, ormai adulta, è una distrazione, un'intellettuale ancora più incallita e, scomodamente, anche attraente. Quando capisce che lei ha bisogno di aiuto per raggiungere suo padre, le offre un posto nella sua carrozza... puramente per cortesia, ovviamente. E non certo perché lei lo fa ridere come nessuna donna ha mai fatto. Maggie Black non si è mai sentita al suo posto: non nei salotti, non a Londra e di certo non bloccata in una locanda con un duca. Scambiarsi racconti sulle loro vite così diverse e discutere di libri davanti a uno stufato cattivo e a un po' troppo brandy fino a tarda notte non è una buona idea per una zitella che viaggia senza accompagnatore. Ma è difficile resistere a un uomo che è al tempo stesso familiare e terribilmente affascinante, specialmente quando pende dalle sue labbra come se fosse l'unica donna al mondo. Tra un ritardo lungo la strada, confessioni accidentali e una sosta scandalosamente intima in una libreria, Maggie si scopre innamorata dell'unico uomo che non potrà assolutamente mai essere suo. Perché i duchi non sposano le intellettuali squattrinate con la passione per i libri e la tendenza a polemizzare... o forse sì?