Silvio D'Amico, presidente dell'Accademia nazionale d'arte drammatica, fu arrestato la notte del 5.10.43 e portato a Regina Coeli. Vi rimase fino al 22 ottobre. Narra l'angoscia di non conoscere i termini dell'accusa, paura delle vendette, prepotenza del carcere; ma anche gli incontri con un'umanità che si svela pronta a raccogliere e rilanciare una nuova solidarietà. Con una nota di Sandro D'Amico.